L’Istituto Comprensivo VI ha partecipato all’ iniziativa proposta dall’Associazione Libera di Udine in occasione della Giornata internazionale in ricordo delle vittime delle mafie con la costruzione di un lenzuolo collettivo della legalità. Il 21 marzo a Udine in Piazza Libertà i singoli lenzuoli sono stati uniti per formare un unico grande immenso lenzuolo, alla presenza dei rappresentanti di Libera, delle istituzioni e del nipote dell’Agente Walter Eddie Cosina, caduto nella strage di via D’Amelio. I lenzuoli, poi verranno spediti dalle singole scuole a Palermo, presso la Fondazione Falcone che li esporrà in occasione del trentennale della strage di Capaci. 
Al progetto hanno aderito alcune classi della scuola primaria Friz e delle scuole secondarie di primo grado Bellavitis e Marconi.
I bambini della Seconda della Friz hanno ragionato sulle parole libera/libero di…..e sul concetto di insieme per combattere le mafie. Sul lenzuolo sono stati rappresentati dei pesciolini dipinti con i colori dell’arcobaleno della pace, pesciolini che nuotano liberi nel mare della legalità e sfuggono alla rete che corrisponde alla prigione dell’illegalità. 
Le classi Quarte e Quinte hanno riflettuto sulla mafia e su chi ha avuto il coraggio di combatterla, anche a costo della vita, approfondendo in particolare le storie di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino attraverso la lettura di libri. A questi due personaggi sono stati dedicati due lenzuoli con una frase e un’immagine che li rappresentasse. Le farfalle come simbolo del fresco profumo di libertà desiderato da Borsellino; i passi rappresentano l’impegno per far camminare le loro idee ora e in futuro come indicato da Falcone. 
Un altro lenzuolo della legalità è stato realizzato da tutte le classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado Marconi e dalla classe II A della Scuola Secondaria di I Grado Bellavitis. 
Il lenzuolo rappresenta un albero, in riferimento all’Albero di Falcone; sui suoi rami sono scritti i valori che gli studenti hanno ritenuto di ritrovare nelle persone che hanno combattuto la mafia. Ogni classe ha scritto due valori e ha aggiunto dei particolari specifici, arricchendo sempre di più lo stesso. Il lavoro è stato quindi collettivo e arricchente per ogni singolo alunno e per ogni classe.
Gli uomini passano, le idee restano. (G. Falcone)

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